Non di rado questa città mi offre grosse sorprese. Per “Le vie dei Tesori” ho potuto ammirare quanto resta di un brano di Palermo che oggi non c’è più, una memoria perduta “riscoperta” nel 2009 grazie a “Palermo apre le porte”. Si tratta dei resti della chiesetta di Santa Maria di Piedigrotta, che sorgeva, sulla sponda nord della Cala, di fianco il Castellammare, sul sito dell’attuale mercato ittico, e che venne quasi interamente rasa al suolo dai bombardamenti del 1943.
Sotto, la chiesa ritratta nella predella della Madonna del Rosario di Giuseppe Alvina detto il Sozzo, oggi conservata all’Abatellis. Nell’immagine è raffigurata la miracolosa salvezza, attribuita alla Vergine, del conte di Albadalista e di altri dignitari, dal rovinoso crollo di un pontile di legno alla Cala (15 dicembre 1590).
Venne edificata nel 1564 su una piccola grotta naturale utilizzata dai pescatori per riporvi le reti, che poi venne inglobata nella costruzione.
Vuole la tradizione che nella piccola grotta fosse collocata un’immagine della SS. Vergine col Cristo deposto, dipinta su ardesia (o direttamente sulla roccia, ci sono alcune discrepanze a seconda della fonte). Nel giorno del giovedì Santo del 1564 l’immagine cominciò a lacrimare e si gridò subito al miracolo. Questa fu l’origine ad una prima cappella devozionale. Appena l’anno dopo si cominciò l’elevazione della chiesa, la cui ultimazione sarebbe avvenuta nel 1579. Sempre nel 1564 veniva composta la confraternita di S. Maria di Piedigrotta, composta da nobili e pescatori.
Accanto la chiesetta sorgeva il vecchio mercato del pesce, e già nel 1933 si ipotizzò di smontare l’edificio religioso, così da ricostruirlo in altro luogo, per la realizzazione di un mercato più adatto alle esigenze cittadine. Ma da Roma il no fu categorico, la chiesa era un importante esempio di architettura del cinquecento e non sarebbe stato perciò possibile toccarla in alcun caso. Rimase quindi tutto congelato.
A risolvere la questione ci pensarono gli americani qualche anno dopo. Eliminata la chiesa, eliminato il problema, i resti delle murature, e il campanile, che era miracolosamente rimasto indenne, vennero impietosamente demoliti per la costruzione del nuovo mercato. Ma non tutto andò perduto, il vincolo sulla piccola cappella rimase, e perciò dovette essere, a suo modo, preservata.
Vi si accede da un’angusta scaletta in un vano secondario un po’ nascosto, una botola per terra ed eccola, la cappella della Madonna della Pietà con l’arco in marmo decorato con teste di angeli opera dell’architetto Baldassarre Massa. Non si tratta di una cripta attenzione, si trova ad una quota più bassa perché tutta la chiesa lo era rispetto al piano stradale, infatti qualche gradino in discesa permetteva l’accesso al piccolo sagrato.
La Cala dovrebbe diventare un grosso parco archeologico!!!!
Il quartiere degli Schiavoni, il Castello a Mare e questa Cripta devono essere tutelati e lo dico soprattutto a tutti coloro che hanno ipotizzato la costruzione dell’ acquario proprio in questa zona! Un bell’articolo… complimenti!!!!!
Ne avevo scritto qualche anno fa e, some Head, sono d’accordo che questo articolo dovrebbero leggerlo proprio coloro che là vorrebbero l’acquario…
Ecco come si presentava la Chiesa in una vecchia foto:
http://www.unipa.it/oadi/oadiriv/wp-content/uploads/2011/06/sor02.jpg
Accanto forse il capannone del mercato ittico!!!!
Grazie per la foto, Mr Head, e a Maqveda, che lo so, un giorno scriverà un libro sulle bellezze della nostra città. Presenti e perdute. 😀
Molto bello e caratteristico quel piccolo cortile sul fronte ribassato rispetto al piano stradale. Direi piuttosto caratteristico anche l’edificio adiacente adibito alla vendita del pesce.
Seppure ormai persi, resta comunque un imperativo fare sparire da lì le strutture dell’odierno mercato ittico. Cosa d’altra parte già prevista. Spero avvenga presto.
@huge 😉
Stessa sorte la Chiesa del Bambin Gesù c/o Mercato Ortofrutticolo:
http://www.palermodavedere.it/gallery/dscn8906.jpg
L’ edificio si trova sotto il livello stradale, rimangono i ruderi della facciata e del campanile!
ECCO! Mi sono sempre chiesto cosa fosse questa costruzione all’interno del mercato ortofrutticoli. Grazie